Vi raccontiamo la visione dell’Architetto nel realizzare la ristrutturazione di due diverse abitazioni in Torino mantenendo fede a quella che è la sua filosofia.
Caso 1 – Appartamento di 102 mq in corso Unione Sovietica a Torino
La necessità di una diversa distribuzione degli spazi interni è il motivo scatenante del progetto dell’ampio lavoro di ristrutturazione che l’architetto Luciano Magliarisi ha realizzato per “trasformare” l’appartamento. La suddivisione degli spazi non soddisfaceva più le esigenze di chi lo abitava, così, grazie all’intervento dell’architetto, oggi l’alloggio è perfettamente conforme ai bisogni di chi lo vive. Locali rinnovati che ora possono godere di un secondo servizio igienico in corrispondenza della zona giorno, ricavato ampliando il preesistente ripostiglio. Sono inoltre stati sostituiti i pavimenti dell’intero appartamento, così come completamente ridisegnato il bagno padronale. Un progetto completo e incentrato su arredi realizzati su misura progettati dallo stesso architetto.
Nel nuovo bagno (di servizio), di dimensioni molto piccole (circa 3,50 mq) si è riusciti a massimizzare la fruizione dello spazio attraverso lo spostamento della zona doccia in fondo al locale, alla creazione di una nicchia attrezzata con ripiani a giorno, e all’utilizzo di sanitari di serie compatta (GSI, serie Kube X). Il servizio igienico è ora fortemente caratterizzato dalla superficie rivestita con lastre Kerlite serie Wonderwall (decoro “Lotus”), che funge da quinta rispetto al box doccia.
La parete è illuminata dall’alto tramite una strip-led nascosta all’interno di una gola del controsoffitto in cartongesso. Le altre pareti, invece, sono rivestite in piastrelle di formato 100×100 cm (La Fabbrica, serie Le Pietre d’Europa – Jura) della medesima tipologia del pavimento, posata in opera in tutto l’appartamento, con la sola esclusione del bagno padronale. L’intera estensione della specchiera contenitore è sottolineata da un “taglio” di luce lineare che illumina il ripiano superiore della controparete in muratura. La rubinetteria posata in opera è della serie FIT di FIMA, con finitura cromo.
Per il bagno padronale, invece, si è tratto spunto dalle forme irregolari del bagno stesso “che anziché essere celate o in qualche modo minimizzate, sono state volutamente accentuate al fine di renderle il principale elemento caratterizzante”, spiega l’architetto Magliarisi. Per pareti e pavimenti si sono utilizzati due materiali: lastre in gres porcellanato di grande formato (Mirage, serie Jewels, finitura Calacatta), e doghe in gres effetto legno (Ceramica Sant’Agostino, serie Timewood) opportunamente abbinate.
“Tutte le lastre utilizzate per il rivestimento a tutta altezza delle pareti sono state tagliate a misura in cantiere, secondo gli schemi di posa da me definiti. Il pavimento è stato studiato e confezionato su misura appositamente per l’appartamento in oggetto. Il suo disegno è stato realizzato secondo il prolungamento virtuale della giacitura di uno dei fianchi della parete sotto finestra nonché della giacitura di una delle pareti della nicchia destinata alla zona doccia”.
La composizione della superficie del pavimento con effetto marmo si è ottenuta assemblando elementi di diverse forme trapezoidali tagliate a misura in cantiere. Le doghe con effetto legno sono invece state posate “a tolda di nave”, parallelamente alla parete di fondo della nicchia doccia, anch’essa rivestita allo stesso modo, senza soluzione di continuità con il pavimento, fino al controsoffitto. Le stesse doghe sono state utilizzate anche per la creazione del fondale dietro ai sanitari e per il rivestimento del sotto finestra. In tal modo si è creata la suddivisione dell’intera volumetria del bagno, in due differenti spazi (uno “in legno” ed uno “in marmo”) che si intersecano nello spazio. Così come nell’intera abitazione, anche all’interno del bagno padronale, sono state realizzate diverse tipologie di illuminazione: tagli di luce diffusa all’interno. del box doccia ed in corrispondenza di alcuni bordi della controsoffittatura, corpi illuminanti da incasso per l’illuminazione generale e lampade a sospensione per l’illuminazione dello specchio posato in opera dietro al lavabo freestanding. Sono stati posati in opera sanitari sospesi di tipo “filo muro” GSI – serie Kube X di dimensioni standard (55 x 36 cm), mentre per la rubinetteria si è optato per la serie PAN di Zucchetti, con finitura cromo.
Caso 2 – Ottimizzazione di un bagno di medie dimensioni in Corso Rosselli a Torino
Innanzitutto si è proceduto a creare una zona di ingresso, dedicata al lavabo e caratterizzata dall’utilizzo del legno sia per la realizzazione degli arredi su misura sia per la controsoffittatura. Oltre il limite di questa zona, rappresentato da un pilastro rivestito in legno, è stata definita l’area dedicata ai sanitari, che precede l’ultima area esclusivamente dedicata alla doccia. Denominatori comuni delle singole zone sono il pavimento e il rivestimento applicato all’intera estensione della parete opposta a quella dei sanitari: entrambi in lastre di gres fine porcellanato di tipo Mirage Jewels – Calacatta Reale e di dimensioni 120×120 cm per quanto riguarda il pavimento e di dimensioni 120×270 cm (finitura lucida) per quanto riguarda il rivestimento. Quest’ultimo viene inoltre “evidenziato” dalla strip-led installata all’intersezione con la controsoffittatura in cartongesso, che funge anche da illuminazione a servizio del box doccia.
“Al fine di riequilibrare il rapporto tra profondità e larghezza del bagno in fase di progettazione sono state adottate soluzioni ad hoc. Abbiamo così optato per controsoffittature ribassate a due differenti livelli, per tonalità chiare per pavimento e parete di destra in netto contrasto con i rivestimenti delle altre pareti e per l’impiego di ampie superfici caratterizzate da un diverso grado di riflessione (rivestimento in gres con finitura marmo lucido, specchio esteso all’intera zona di ingresso, box doccia in vetro). In particolare, quest’ultima soluzione ha contribuito in modo determinante ad amplificare la percezione dello spazio sfruttando la reciproca riflessione di luci e superfici”.
Tutti gli arredi su misura ed il controsoffitto in legno sono realizzati in listellare rovere con verniciatura trasparente. Ad esclusione della parete di cui sopra con rivestimento Mirage serie Jewels, tutte le altre sono state rivestite in piastrelle Mirage serie Glocal, tinta antracite. I sanitari a terra (al di sopra dei quali è stato installato uno scaldasalviette orizzontale Cordivari serie Lucy) sono di Ceramica Cielo, serie Smile con finitura “talco”. Anche Il lavabo da appoggio sopra piano è di Ceramica Cielo (serie Era) con finitura opaca, mentre il piatto doccia è della Makro, serie Less, colore bianco opaco. Tutta la rubinetteria posata in opera è della Fima, serie Spillo, con finitura nickel spazzolato.